lunedì 6 dicembre 2010

D_rradio & Lianne Hall : "Making Spaces" (Sentence, 2010)



Britannici, provenienti da fulgida carriera a cavallo fra ambient e IDM, i D_rradio tentano una via inedita nell'incontro con la vocalist Lianne Hall. Un incrocio insolito quello fra l'autrice di un folk-rock decisamente classico e una formazione dedita a una sperimentazione elettronica talvolta ostica. Tuttavia, spesso la combinazione più inusuale conduce verso direzioni piacevoli. “Making Spaces” è infatti un album pop delizioso, frizzante, spesso inappuntabile. La qualità delle canzoni è mediamente buona, a tratti perfino eccellente.

Le componenti decisive nella riuscita di questo disco sono essenzialmente due: lo stato di grazia della cantante e la varietà delle soluzioni compositive. Sia che siamo davanti a bozzetti folk-pop appena screziati da polvere elettronica luccicante (frattaglie metalliche in “Dressing Up”, docilità e candore lo-fi per “Full On”) sia che ci approcciamo agli episodi più corposi (i ritmi eterei di “Underwater”, il refrain convulso in “Stormy Weather” e “Berling Winter”), la consapevolezza è quella di avere fra le mani materiale di qualità lampante. L'ugola di Liane Hall non è semplice decoro ma una partecipazione sentita, piena di passione, vigorosa. Le sue estensioni, il colore dei suoi acuti, la capacità di adattarsi fra toni lievi e squillanti è sorprendente. Chi ha adorato le magie dei migliori Laika non può rimanere indifferente davanti a questa voce.

Quando il ritmo si fa da parte rimanendo dormiente fra le quinte, ne escono fuori timidi quadretti ambient-pop che sanno di miracolo (“The Moral At The End” sembra una b-side dei dimenticati Antenne, le magiche intrusioni di chitarra nella title-track), fra cui si intromettono mid-tempo folk ben congegniati (la finale “Spring”, il beat azzeccato di “Up”).

Incapaci di trovare un difetto a un disco pregevole, nebuloso, che ben si adatta alle stagioni invernali, decretiamo la completa riuscita di un sodalizio inaspettato ma seducente. Convinti che la collaborazione possa proseguire con risultati perfino migliori di questi, assegniamo a “Making Spaces” un giudizio ben al di là della normalità in ambito electro-pop. Da scoprire e consumare con avida scrupolosità.

(7,5)

recensione di Alessandro Biancalana

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