sabato 4 novembre 2006
Asobi Seksu: "Citrus" (Friendly Fire Recordings, 2006)
gli asobi seksu sono usciti con il loro nuovo album, ed è una notizia niente male già di per sè.
poi, lo si ascolta anche il disco, e ci si accorge che è bellissimo.
le loro intenzioni stilistiche sono le seguenti: unire coordinate tipicamente legate al rock giapponese (vedi lo Shibuya-kei) con la sensibilità shoegaze, in primis, ma guarda po', i My Bloody Valentine, se non, addirittura, influenze che vanno dalle parti dei Sonic Youth e gli Yo La Tengo.
con una cantante come Yuki Chikudate, deliziosissima bimba piccola piccola, una delizia di ugola, sia quando canta in lingua madre, sia quando si cimenta con l'inglese.
il 2004 era l'anno del loro splendido album d'esordio (omonimo) e da allora son passati due anni in cui i ragazzi son rimasti impegnati nel girare il mondo con i loro concerti, mancando l'Italia, a meno di mie clamorose sviste.
Strawberries è una canzoncina delicata e soffice, le linee chirarristiche sono ovattate e gentili, i vocalizzi di Yuki sono l'elemento caratterizzante di questa musica, sempre sospesa fra la terra e il paradiso. L'esplosione rumoristica, con l'aggiunta di ghirighori elettronici, nel finale, regala ben più di un'emozione.
New Years si getta in un oblio di melodia screziata, Thursday alza il tiro e un manto di rumore assopito ricopre tutta la canzone, con un canto dondolante e bambinesco il quadro è completo.
Strings lascia sfogare un'innata vena sognante, in Pink Cloud Tracing Paper Yuki si dedica alle tastiere, il cantato è affidato a un componente della band, risultando meno incisivo rispetto all'interpretazione della ragazza, anche se il contorno strumentale è pur sempre d'ottimo livello.
Le tracce si susseguono con naturalità soave, dove si fa presente un frangente che sa di cielo e stelle (Red Sea), episodi movimentati e più pop si alternano deliziosamente (Goodbye, Nefi+Girls).
E se all'orizzonte pare esserci luce e movimento, con Lions and Tiger si sprofonda in un'atmosfera di suoni corposi e avvolgenti, la voce di Yuki raggiunge qui la sua massima espressione, in modo particolare negli attimi in cui il volume si alza e le sue parole prendono il volo verso le nuvole.
Concludono, con un garbo raffinato, Exotical Animal Paradise e Mizu Asobi. due perle lucenti e raffinatissime.
un disco che, se ascoltato senza fare caso all'anno di pubblicazione e alle influenze da cui attinge la sua linfa vitale, può lasciar nel cuore attimi di puro piacere, amore, caldo tepore, utile per scacciare il freddo che verrà.
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