sabato 23 dicembre 2006

PLAYLIST 2006

















Anoice: "Remmings"

Quest'anno vince il disco che più mi ha fatto emozionare, il complesso di composizioni che più hanno segnato questo mio 2006. L'album che caratterizza tutt'oggi la mia storia d'amore, con quel pezzo che ti si attorciglia al cuore e non lo lascia più,
The Three-Days Blow.

Per una maggiore trattazione, c'è pure la mia recensione.



 










Caroline: "Murmurs"

Per diversi mesi in cima alle mie preferenze, Caroline, si è vista lasciar scappare il primo posto per un niente. Non che l'abbia rivalutato in negativo, anzi. Tutt'ora, mentre ascolto canzoni come Bycicle o Where's My Love, le emozioni sono intatte e le lacrime vicine vicine.

Se volete saperne di più.




















Helios: "Eingya"

Terza piazza per un disco elettronico pieno di colori. In un certo periodo non ho ascoltato altro. Le trame malinconiche che caratterizzano questo album, ne fanno un'opera fuori dal comune, in cui si possono scorgere attimi di dolcezza in cui il cuore non vuole smettere di battere.

Tutto il coinvolgimento che c'è, nella recensione con Raffaello.



 













Boduf Songs: "Lion Devours The Sun"

Viene poi, in ordine di apparenza, quel capolavoro di folk apocalittico moderno che ci ha sfornato Boduf Songs. Già autore di un affresco a là Current 93 l'anno scorso, un album omonimo, l'autore, nascosto nelle sue foreste sperdute, riesce a convogliare in questo album tutta la sua ispirazione. Tra frangenti di pura desolazione, attimi di gelo, paesaggi scurissimi.

Ancora Raffaello mi ha aiutato a parlarne, qui.



 

 













Roommate: "Songs The Animals Taught Us"

La folk-tronica mi piace tantissimo, è un genere che a primo impatto mi impressiona senza ripensamenti. Però, fino all'ascolto di questo disco, non ero ancora riuscito a trovare qualcosa di recente che eguagliasse emozioni nascoste nel passato, vedi Khonnor o il primo dei Tunng.

Ecco allora questo gioiello, infarcito di testi intelligenti, suoni inusuali, grande capacità cantaurotoriale. Un affresco di contemporaneità con l'aiuto di un gameboy e qualche tastierina.

Ne parlo qua con qualche dettaglio in più.


 

















Josephine Foster: "A Wolf In Sheep's Clothing"

 Una fra le più promettenti autrici di folk psichedelico di questi anni, Josephine Foster, mi aveva sempre sorpreso anche con i suoi album precedenti, così racchiusa nei suoi suoni antichi, con una voce decadente e un sacco di ideali astrusi. Con l'ultima prova, però, la sua capacità di cesellare "canzoni" si è tramutata in puro miracolo, riuscendo a far sognare anche l'essere più disilluso.

Con grande trasporto, ne scrissi qua.

 

















Emilie Simon: "Vegetal"


Probabilmente fra gli album più ascoltati di questo 2006, Emilie Simon, per tutta la mia estate, ha decorato le giornate con le sue canzoni flebili e delicate, sospese a mezz'aria, impreziosite dalla sua voce cristallina. "Alicia", "Fleur De Saisons", "Opium", in queste semplici parole, ci sono tante cose da dire, tante cose da ricordare.

L'amore per questo disco, espresso con più chiarezza, qua.


 


















Psapp: "The Only Thing I Ever Wanted"

Arriva soltanto ottavo e nemmeno me ne rendo conto. L'artigianato pop come piace a me, composto con strumenti piccoli piccoli, cantato con una voce sommessa, sprizzante colori vivaci e splendenti.

Pura fantasia al servizio del pop, in due parole. Episodi come "Hi", "This Way" o la splendida "Upstairs", lasciano sedimenti di una certa importanza in fondo ai cuori.

Quando non sapevo cosa fare, ne scrissi più apertamente qui.

 


















Melodium: "There Is Something In The Universe"
 
Uno dei dischi di glitch più estrosi e fantasiosi del 2006. Mai una soluzione che si somiglia dall'altra, suoni e passaggi sempre più ricercati e sorprendenti. Se con questo disco Melodium ha esplorato la composizione più sperimentale, la sua vita "pop" si approfondisce con il suo vecchio "La Tete Qui Flotte" e, sopratutto, con il recentissimo "Music For Invisibile People", ennesima dimostrazione delle qualità di questo "artista". Ecco la recensione.


10° 


















Sodastream: "Reservations" 
 
Bene o male, il disco di folk-pop dell'anno. Semplicemente canzoni perfette per il proprio amore, imperscrutabili e apertissime allo stesso tempo, delicate e sensibili, sì, sensibili come l'emozione che si sprigiona ascoltando "Twin Lakes", "Firelines" o la toccante "Tickets To The Fight".

Il mio amico Raffaello sa parlare meglio di me, e perciò vi rimando alla sua splendida recensione.




11) Trespassers William: "Having"

12) Asobi Seksu: "Citrus"

13) Camera Obscura: "Let's Get Out Of This Country"

14) Tomiko Van: "Farewell"

15) Tunng: "Comments Of The Inner Chorus"

16) Last Days: "Sea"

17) Hot Chip: "The Warning"

18) Vacabou: s/t

19) Library Tapes: "Feelings For Something Lost"

20) Aki Tsuyuko: "Hokane"

21) Uphill Racer: "No Need To Laugh"

22) Junior Boys: "So This Is Goodbye"

23) Micah P. Hinson: "Hinson & The Opera Circuit"

24) Benoit Pioulard: "Precis"

25) Kazumasa Hashimoto: "Gllia"

26) Part timer: s/t

27) Matt Elliott: "Failing Songs"

28) Tv On The Radio: "Return To Cookie Mountain"

29) Pillow: "Flowing Seasons"

30) Thom Yorke: "The Eraser"



 
Ristampe:

1) Takagi Masakatsu: "Journal For People"

2) Sawako: "Nin+Nana" (tron:)

3) Sawako: "Yours Gray" (and/OAR)

4) Pimmon: "Secret Sleeping Birds" (SIRR)

5) Ryoji Ikeda: "+/-" (Touch)

6) Cacoy: "Human Is Music" (Rumraket)

7) Tujiko Noriko: "Shojo Toshi+" (Mego)

8) Global Communication: "76:14" (Discotheque/Sanctuary)

9) Windows For The Derby: "Calm Hades Float" (Secretly Canadian)

10) Yellow6: "The Beatiful Seasons Has Past" (RROOPP)

5 commenti:

  1. Magico,

    smarrirsi

    nel tuo labirinto.





    Miriam xxx

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  2. ...Ti ho aggiunto ai miei links,

    per non dimenticarmi dei tuoi suonialieni;)

    Tornerò spesso ad "ascoltarti"...



    :*





    Miriam xxx

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  3. stai leggendo il mio libro preferito.

    e nelle foto a destra, hai gli animal collective.



    conosci anche the books e the album leaf !?

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  4. Sono felice di vedere Tomiko Van nella tua playlist!



    Buone Feste! ^_^

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  5. per boll: dance, dance,dance è l'ennesima conferma che murakami è un autore sensazionale... ho quasi finito, posterò qui, se ho tempo, le impressioni sul libro..

    conosco entrambe le band che citi e mi piacciono molto.. sopratutto i books.

    per annadaifan: come poteva non capitare nella mia playlist uno dei dischi più ascoltati del 2006? farewell è bellissimo..

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