mercoledì 11 luglio 2007

Action Biker


Sarah Nyberg Pergament nasce nel 1983 a Trelleborg, in Svezia.

Se ne va a Goteborg molto giovane insieme ai suoi genitori che lavorano come musicisti professionali. da loro apprende una forte sensibilità artistica, con l'avanzare della passione per la musica.

Dopo qualche anno di scuola e l'apparizione in vari contesti musicali, Sarah inizia con il suo computer a comporre le sue canzoni. Nell'inverno del 2002 decide di chiamarsi 'Action Biker', dal nome del videogioco nato su Commodore 64.

e da qui inizia la magia e la relativa semplicità della sua musica.

fra il 2002 e il 2003 escono tre scheggie pop:


Action Biker: "Untitled" (self released, 2002)










Action Biker: "Elephant & Castle" (Wiaiwya, 2003)
 



 






Action Biker: "Sandy Edwards" (Break & Enter, 2003)

il primo dei tre elencati si distingue per una fragilità ritmica e strumentale quasi amatoriale, anzi non quasi, completamente amatoriale. qualche synth, una scassatissima drum-machine, la voce di una bimba, fantasia da vendere. synth-pop sarebbe da dire, ma non completamente. c'è uno spirito pop raffinato qua dentro, molto intimista e non cialtrone. canzoni piccole e preziose.

Farrah è molto disciolta e malinconica, con uno stomp minimale di batteria elettronica quasi come se fosse un gioco; le tastierine che giocano con il ritmo sembrano quasi prenderci in giro. deliziosa.

la scanzonata Heartbreak è talmente magnetica e immediata che costringe all'ascolto prolungato, come minimo una decina di volte.. groove serrato, pad elettronici impazziti, testo scemino e ironico, due minuti di felicità.

Il terzo episodio (Teve Star) è sulla scia del precedente se non ancor più essenziale. sembra facile scrivere canzoni così; ed invece se sulla superficie sembra di esser davanti a uno scherzo, queste canzoni nascondono un'estrosità compositiva fuori dal comune, perchè come si sa, scrivere ritornelli pop incisivi è enormemente difficile.

rise and fall innesta alcuni coretti sintentici alla formula che sembra non avere limiti..

il cambio linguistico nel secondo EP citato (Elephant & Castle) (dall'inglese al francese) non scalfisce di un centimetro l'efficacia di queste canzoncine.

si vede che pian pianino la ragazza ha acquisito una certa consapevolezza produttiva ed infatti nelle cinque canzoni qui presenti la differenza rispetto al precedente si sente.

La Conjugaison Pour Tous è un vortice di divertimento digitale, fra filtraggi vari, ritmi scomposti e scemi, ritornelli perfetti e un bozzettismo pop di rara qualità e coesione. la voce, come sempre, si distingue per timbro cristallino e purezza timbrica.

e così stesso discorso per la seguente L'Amour L'Après-Midi, semplicemente perfetta. le capacità di questa ragazza sono notevoli, i mezzi utilizzati pochissimi e il risultato sorprendente. singulti digitali si intrecciano con un synth plasticoso e assassino, quando il piccolo inframezzo strumentale Gothenburg, Sweden arriva e sparisce in un attimo, lasciando allibiti.

Smash Hit Producer è divertentissima con i suoni dei videogiochi campionati e un ritmo giocattoloso che non può se non ispirare simpatia.

la conclusiva A Short Message ha un taglio molto più oscuro, sia per quanto riguarda il cantato, e sopratutto dal lato delle le melodie, più taglienti e severe rispeto al materiale descritto fino ad ora. le percussioni riverberate in sottofondo sono un briciolo di genialità che spunta fuori con forza; attimi di bellezza infantile si fanno vivi intorno a questa composizione, così scheletrica e lacerante al tempo stesso. da mozzare il fiato lo sferzante synth metallico posto in coda.

stomp quasi minimal-house per il pezzo che apre il brevissimo 7" Sandy Edwards, dedicato al fotografo australiano. la mutazione ritmica non inficia, come detto poche sopra, l'anima di una musica nata amatoriale e compiuta ancor più con l'intento di lasciare tutto così senza troppo impegno in sede di produzione o arrangiamento. magari è pure una necessità, ma a me piace pensare che sia una scelta consapevole e ragionata.

perciò, la title-track, avvinghiata in uno groove gommoso, canta :"I Want to be like Sandy Edwards" e la voce in sottofondo :"She wants to be like Ewdards".. con un groviglio di tastiere sapientemente cesellate e dosate nel più minimo particolari.

le bollicine elettroniche di The Perfect Job sono puro godimento ludico, così colorate e scanzonate. questa canzone potrebbe continuare all'infinito e non stancherebbe mai. il groviglio di voci posto sul finire si lascia ricordare con paicere.

poi c'è Wrong Side. beh, dato che è la sua ultima canzone ufficiale in ordine cronologico, e visto che non la si vede da 4 anni ormai, non poteva non lasciarci in un modo migliore.

distrazioni ritmiche dettate dal synth incespicano con l'arrivo di un clapping inarrestabile, ed è un progressivo impastamento melodico a farsi vivo, con il sopraggiungere della sua voce ombrosa e pacata, quasi rassegnata alla fine, ed è proprio la conclusione che lascia con l'amaro in bocca. vorremo centinaia di canzoni così, ma purtroppo ci dobbiamo accontentare ascoltandola 10, 20, 30 volte. splendida.

ed è così che un talento se ne va, purtroppo ho i miei dubbi che si rifaccia viva.. sul suo myspace c'è qualche canzone nuova molto carina ma non credo arriverà mai ad un album d'esordio.. io ci spero...

2 commenti:

  1. ho ascoltato elephant & castle, davvero spassoso...

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  2. son contento che ti sia piaciuto.. volevo rettificare quanto detto in fondo al mio piccolo articolo: ho parlato personalmente con sarah e ha detto che questo autunno dovrebbe uscire il suo primo album intero, in collaborazione con suo fratello... staremo a vedere! sono davvero molto curioso..

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