domenica 15 novembre 2009

Racoon: "Little Shapes" (Disasters By Choice, 2009)


Romano di nascita, con postazione fissa ad Oakland, Luigi Marino è un esordiente promosso dall’etichetta romana Disasters By Choice. La sua principale occupazione nell’ambito musicale riguarda lo studio approfondito della musica contemporanea e in particolare l’uso delle percussioni. Studente di musica elettronica e improvvisazione al Mills College di Oakland, il ragazzo è anche assistente all’insegnamento di computer music.

“Little Shapes” è la prima espressione della personale interpretazione della musica pop da parte dell’artista. Lo scontro-incontro dei suoi studi con la natura del progetto conduce verso una visione incantata della forma canzone; la declinazione sognante della sperimentazione di fondo miscela lo spirito avvenieristico con un'indole da musicante pop. Il gusto e la misura con cui vengono calibrate le varie tendenze è il punto cruciale di un disco a tratti incantevole.

Quando i toni più distesi prendono il sopravvento, assistiamo a quadretti costruiti con sapienza maniacale (gli sbuffi glitch di “Haiku” e “The Anonymous Brother Of Lily Chou Chou”, il melodramma meccanico in “Untitled”), nei momenti in cui il ritmo si fa più sostenuto la musica vira nei dintorni di una IDM scalpitante (l’adorabile stilettata in “A Teacup Of Chinese Mess”, gli scheletri digitali impazziti di “Stairway To Earth” e “T”).

Le ombre di una nebbia fitta e opulenta trasformano innocui stracci ambient in ossessioni soffuse (il silenzio increspato di “Bhagawhandi”, il tono sommesso e silente in “Still Here” e “7.02”), il quadro si completa con altre due fantasie pescate da un inesauribile campionario di idee (gli zampilli dream di “Untitled 1”, la solennità malinconica che pervade da “Outro”).

Raccolta di melodie spezzate e ricomposte con amore e passione, “Litte Shapes” mostra al pubblico degli appassionati un esordiente umilmente radicato in una realtà elettronica consolidata. A metà fra nostalgia ritmica e innovazione stilistica, Racoon ha davanti a sé un futuro potenzialmente brillante, gli sviluppi della sua carriera potrebbero riservare sorprese decisamente interessanti.

(7)

recensione di Alessandro Biancalana

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