venerdì 7 luglio 2006

mannaggia, lo studio mi porta via tempo alla musica..

















Dijf Sanders: "Mating Seasons" (Djak-Up-Bitch, 2004)

sapientissima miscela di synth-pop, atmosfere jazz, geniali motivetti scomposti.

un'artista belga ingiustamente non ancora della ribalta almeno europea, capace di cesellare, nella sua carriera, una formula mai doma, in bilico fra un jazz mutante e un'elettronica dolorosa come un tramonto improvviso.

Bestial Boezem è uno scherzetto pop, dotato di una grazia deliziosa, Borning To Dance Among The Stars è una canzone impaziente di arrivare alla fine, I'm not Karatekid è pura ossessione sonora.

[7,5]

















Sasse: "Made Within The Upper Stairs Of Heaven" (Moodmusic, 2006)

Tech-house from Berlino, BlackHead Studios II.

forse il più bell'album dance dell'anno? lo scontro con Booka Shade è cattivissimo e all'ultimo sangue.

synth gommosissimi, tastiere stellari, cassa dritta senza esagerare, voce acida e ombrosa.

The Sound of Highlife è un pezzo d'altri tempi: rimbalzi digitali, battiti vivisezionati, flussi elettronici che omaggiano sì il passato, ma non lasciano scampo. proprio mai.

un capolavoro, almeno dalle mie parti.

[8]















The Go Find: "Miami" (Morr Music, 2004)

indie-tronica delle più classiche, ma mai così espressiva..

questo disco rappresenta una delle vette del genere, non contenendo un solo pezzo sotto tono.

a partire dall'iniziale Over The Edge, canzoncina fragile fragile, si prosegue fra accordi azzeccati e battiti docili, arrivando a circa metà con quel pezzo perfetto che è Bleeding Heart.

in questi giorni credo d'aver ascoltato più What I Want che il vento fuori dalla finestra, nel silenzio sono ugualmente preziosi, davanti a un'alba se la contendono all'ultimo soffio di bellezza.

[7]















Her Space Holiday: "The Young Machines" (Wichita, 2003)

questo progetto è un amore che tengo dentro di me da tanto tempo..

questo disco è una simpatica mistura fra un'elettronica indie e un bel pò di partiture classiche.

la voce si intromette con grande personalità, effigiando frangenti di pura emozione, senza il timore di strafare.

non ho parole per esprimere cosa mi trasmette Tech Romance.

gocciolanti archi saltellano con grazia, una batteria elettronica giunge dispettosa, la voce canta la propria favola con un tatto fatato, recitando con passione.

altro colpo al cuore è My Girlfriend's Boyfriend, un perfetto mescolarsi fra campionamenti classici e battiti elettronici timidi. la voce disegna le farfalle nel cielo, con le sue pause infinite.

a modo suo un disco importante.

[7,5]

quello che rimane:

Under Byen: "Samme Stof Som Stof" (6,5)

Alec K. Redfearn & The Eyesores: "Every Man For Himself & God Against All" (7+)

Sunset Rubdown: "Shut Up I Am Dreaming" (7+)

Sunset Rubdown: "Snake's Got A Leg" (7)

Anoice: "Remmings" (7,5)

She Wants Revenge: s/t (7)

Sophie Rimheden: "Hi-Fi" (7-)

4 commenti:

  1. Ciao, simpatico il tuo blog ;) che fortuna, sei di Lucca, dove suoneranno i placebo a breve e dove io ovviamente ci sarò! ^_^

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  2. per fortuna che ci sono i placebo.. :-P

    l'unica data che veramente merita, al summer festival di quest'anno, sono i massive attack..

    grazie per i complimenti e buona lettura!

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  3. placebo pedale rockiebockie suonanooooooooooooooooooo

    brian bimba voice

    ale bimba voice

    mattaaaaaaaa

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