domenica 30 luglio 2006

Playlist 22/7 - 28/7/2006

in questa settimana ho riscoperto molte formazioni d'inizio anni 90' trip-hop che avevano molto da dire ma che non hanno mai avuto la meritata visibilità.

















One Dove: "Morning Dove White" (Polydor, 1993)

con la voce di Dorothy Allison si riesce a creare questo ed altro.

questo album è nato dalle mani della stessa dorothy e di altri due musicisti: Ian Carmichael e Jim McKinven.

non solo trip-hop ma anche electro, campionamenti classici, qualche ritmo dub, tanta fantasia compositiva.

si passa dalla ossessionante Fallen (bellissimo l'inizio), si attraversa quella perla oscura che è With Love, si rimane cullati dalla ninna-nanna digitale di My Friends, colma di battiti e rimbombi provenienti dal silenzio.

Sirens è una danza impercettibile, una perla satura, un gioiello di lucentezza rara.

i remix posti in coda all'album, composti da altri artisti ma in cui hanno collaborato gli stessi componenti della band, sono il perfetto bilanciamento fra cadenze sommesse e suoni più decisi.

dorothy, poi, dopo lo scioglimento della band, si darà alla carriera solista con il nome dot allison, inciderà degli album di bellezza cristallina, non otterrà successo. come sempre, ovviamente.

[7,5]


















Dubstar: "Stars - The Best Of Dubstar" (EMI, 2005)

ho voluto prendere la raccolta uscita l'anno scorso perchè m'è sembrata la scelta più coerente.

la band è composta da tre componenti: Sarah Blackwood, Steve Hillier e Chris Wilkie.

autori di album quasi perfetti e perfettamente bilanciati fra influenze synth-pop e anima trip-hop come Goodbye e Disgraceful, si son sempre distinti per un gusto grazioso per la melodia.

sì, la melodia. la varietà di suoni e stili presenti in questa raccolta (ed anche nei dischi citati) è innumerevole. Il ricordo del synth-pop si fa sempre più presente (Anywhere, Not So Manic Now), i momenti malinconici e romantici si distinguono per intensità (Jealousy, Swang Song), la ritmicità è sempre presente, soffusa e ombrosa (The Self Same Thing, I (Friday Night)).

[7,5]


















Bowery Electric: "Lushlife" (Beggars Banquet, 1999)

questo forse è il migliore dei tre di cui sto parlando.

più l'ascolto e più mi stupisco di quanto questo album meriti attenzione, al pari del capolavoro del genere, Dummy dei Portishead.

la voce come ovvio è femminile e la lei in questio si chiama Martha Schwendener e il responsabile delle musiche sarebbe Lawrence Chandler.

l'iniziale Floating World è bellezza incantata allo stato puro. i battiti cadenzati ad intervalli regolari mettono i brividi, la voce di martha è un solco di paura sognante, gli archi che circondano l'atmosfera costruiscono pian piano un qualcosa di mistico. ascoltare questa canzone è un'esperienza immaginifica.

soltanto per questo pezzo bisognerebbe ascoltare il disco.

ma poi c'è anche Shook Ones, ruvida e martellante, si affaccia con gentilezza Deep Blue e non lascia scampo con il suo incedere minimale, sfugge nel finale la colonna sonora per una notte tempestosa dal nome Passages.

secondo il mio parere è un album che deve essere riscoperto in tutta la sua bellezza.

[8]

il resto:

Antimatter: "1998-2003" (7)

Antimatter: "Planetary Confinement" (7)

Mazzy Star: "So Tonight That I Might See" (7+)

Feist: "Monarch" (7,5)

My Robot Friend: "Dial 0" (6+)

Keren Ann: "La Disparition" (7)

Omnio Trio: "Skeleton Keys" (7)

9 commenti:

  1. Belle queste tre indicazioni. Mi sa che mi metterò a cercarle.

    Guardavo nel "resto": mi lascia un po' perplesso l'inserimento dei Mazzy Star nel trip-hop... ma magari è un po' che non lo ascolto quel disco...

    Ciao

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  2. no no ma la premessa della playlist non voleva dire che ho ascoltato trip-hop tutta la settimana.. :-D

    certo che i mazzy star non lo sono!

    forse gli antimatter...

    comunque sia i dischi elencati dopo non c'entrano niente con la frase inziale..

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  3. Mi documentero' al piu' presto allora, anche a me piace il trip hop, ma non ho mai "indagato" su quei gruppi rimasti un po' b-side nel genere.

    ...Una domanda a te (e un po' di pubblicita' a me :P ) visto che ti piace la musica: hai mai ascoltato musica libera?

    :)

    Ciao!

    a m b e r



    ps: grandi Lali Puna!

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  4. non ti seguo..

    cosa intendi per "musica libera"?

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  5. una logica apprezzabile, senza dubbio.

    ma io non potrei mai usufruire della musica solamente scaricando gli mp3..

    il culto dell'originale è un piacere impareggiabile, almeno per me..

    comunque vado a darci un'occhiata.. :-)

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  6. Anche a me piace molto l'originale, non a caso, dopo aver ascoltato gli Autechre ed essermene innamorato, ho cominciato a comprare i loro cd, supportandoli, e conoscendo meglio il loro stile anche attraverso il loro artwork.

    Alcuni artisti free infatti (non tutti), fanno un disco, rilasciano le canzoni sotto licenza CreativeCommons e poi vendono il CD proprio come tradizione vuole (nei negozi e ai concerti), riportando pero' che il contenuto (l'opera) e' liberamente accessibile anche dalla rete.

    Sul CD troverai si' il marchio SIAE, ma sara' unicamente il marchio che certifica l'originalita' dell'opera (in pratica e' una tassa sul medium, in tal caso il CD), il contenuto invece puo' essere rilasciato sotto la propria licenza preferita.

    Come vedi cio' non impedisce il culto dell'artwork e della carta stampata...

    sei libero di scegliere! :)

    Ciao!

    a m b e r

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  7. grazie per la spiegazione!

    sei stato proprio preciso.

    mi interesserò a questo mondoche mi era sconosciuto.. :-)

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  8. dove ti informi per questi dischi? dove li recensiscono?

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  9. le recensioni che posto su questo blog sono anche quelle che poi vengono pubblicate su ondarock.it.

    gli altri dischi di cui parlo sono semplicemente band e/o artisti che scovo quasi sempre per caso, seguendo un mio percorso personale o leggendo consigli in giro per la rete o nelle riviste cartacee..

    non ho un punto di riferimento ben preciso, seguo il mio gusto musicale e la grande curiosità che mi portano a scoprire sempre cose nuove..

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