venerdì 21 luglio 2006

Poni Hoax: s/t (Tigersushi, 2006)





















eccolo il disco dell'estate!

alta dose di ruffianeria electro-rock, battiti quasi techno, ritmi new-wave.

autori di un singolo bomba dal nome Budapest nel 2005, arrivano al disco d'esordio nel 2006.

uscito proprio in questi giorni.

c'è una forte componente ritmica in queste canzoni ma non mi sembra di sentre dei suoni stridenti o fuori luogo. il tutto è architettato in maniera accettabile. si passa dall'attacco electro-rock, al pezzo più melodico, fino alle sferragliate rock quasi garage.

perciò, se Budapest è un siluro electro-clash (divini i violini campionati), She's on the Radio è un mezzo omaggio/scopiazzatura al David Bowie berlinese. un pezzo peraltro molto piacevole e scorrevole.

Carrie Ann è melodica e distesa, fra cori femminili e un rullante di batteria che non si ferma un attimo.

Ancora new-wave elettronica estrosa in Involutive Star, scatti ritmici che vanno dalle parti di quel rock a bassa fedeltà tanto amato in Drunks and Painters on Parade.

La componente classica di raddoppia e infarcisce in maniera decisa gli episodi più delicati del disco, peraltro sempre supportati da una base percussionistica ben presente e sempre poliedrica.

Come non piazzare un episodio punk-funk, visto che ora va così tanto di moda? Ed eccoti lì L.A. Murder Hotel. Storta, scema, scomposta e danzerina. proprio il pezzo che ci vuole per dare quel colpo ritmico che mancava alla seconda parte del disco.

ancora archi di una certa caratura emozionale nella penultima She Sells Anger, ombrosa e oscura, circondata da una miriade di tastiere elettroniche deliziosamente anni 80'.

conclude la discreta piano-song Le Fil Du Temps, bella, ma leggermente estranea dal contesto delle altre canzoni.

forse sarà un disco usa e getta, ma a me sta piacendo veramente un bel pò.

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