venerdì 21 aprile 2006

Migu: s/t (Ochre Records, 2003)




 







più o meno tutti conosceranno Keigo Oyamado aka Cornelius.
nessuno sicuramente conoscerà la sua batterista. chi avrà visto un live di Keigo avrà notato la poliedricità della ragazzina alle pelli.
beh, lei si chiama Yuko Araki e per l'occasione (il suo album di debutto) decide di chiamarsi Migu.
la sua versatilità viene tutta fuori in questo album vagamente sperimentale ma dal cuore dolce e finemente cesellato. canzoni monche e spezzate, piccoli grumi di ritmo s'accumulano per poi esplodere e emanare un suono disturbante, sovente la parte romantica di Yuko emerge e ci propone canzoni tenere e graziose.
la sua vocina è quella della glitch-pop-girl giapponese, per farvi due esempi: tujiko noriko, piana (naoko sasaki), gutevolk (hirono nishiyama).
Sakaiminato è un brevissima introduzione, follia percussionistica processata digitalmente.
Nella seconda traccia (non c'è la traduzione dal giapponese) il suo è più un racconto, una confessione, più che un approccio da "cantante". un piano spara note come fuochi d'artificio colorati, la drum-machine è un battito meccanico e slabbrato, il vocoder filtra una voce in lontananza, la deriva strumentale, sul finale, è un flusso elettronico complesso e giocattoloso.
Lazy è ossessiva e morbosa. Un groove di batteria diritto e preciso, glitch che scintillano in sottofondo, il cantato sempre in disparte, la chitarra emana note parsimoniose e sibilanti, sdruciture elettroniche squarciano il ritmo come se fosse un delicatissimo panno di seta. il tutto si approssima dolcemente a un tenero silenzio, solcato solamente da rigurgiti di rumore, pungenti quanto una spina affilatissima.
siparietto classicheggiante (poco più di 30 secondi) in Drive Strings 0.
Spider inizia così:
: "There's a spider! In My Room! What Should I do?"
il testo è un esilarante racconto dell'inseguimento di un fantomatico ragno, che scappa per casa. la canzone è volutamente giocosa, fra una tastierina con il vizio di spezzare le sue note sul finire, ancora un pattern di batteria trascinante, sprizzare di colori digitali da parte d'un oggettino per fare le bolle di sapone. pura fantasia e ritmi sconclusionati per una canzone mai doma, una favola amatoriale e birichina.
Train Run è uno dei pezzi glitch-pop più belli mai ascoltati. loop chitarristici, la vocina di un angelo sbarazzino tratteggia una fiaba misteriosa, un'elettronica soffice quanto una nuvola fumettosa, ricami ritmici veloci e docili al tempo stesso.
Jazz è un marcetta jazzata irrefrenabile, un flauto s'intromette dispettoso, bleeps brillano di luce propria, il contrabbasso è un continuo molleggiare di pulsanti disegni melodici.
L'inizio di What To Do? prelude a un canzone (apparentemente) semplice ma significativa. Ancora quella voce che pare raccontare più che cantare, un battito di charleston loopato fino allo sfinimento, sparuti colpi di chitarra, rigurgiti elettronici sporchissimi e malandati. il tutto si sviluppa in maniera completamente (in)organica, fra un attimo di andamento (ir)regolare e frangenti di rumore digitale piacevolmente disturbante.
Sono o no una batterista? Ecco, questo chiede a se stessa. La risposta sta nel delirio percussionistico di Wait!.
L'accoppiata Drive Strings 2 e Drive sono un'ulteriore prova della miriade di idee che puntualmente si presentano nella testa di Yuko.
La prima è un bozzettino colmo di strumenti acustici, fra una miriade di archi che si intrecciano amorevolmente, attimi di panico e pause cariche di emozioni. La seconda è un sibilo digitale che ti entra in testa e non ti molla un secondo, ancora quell'incidere vagamente jazzato, un refrain incontenibile, accordi di chitarra gentili e accomodanti, rumorini sconosciuti, glitch-ettini puffettosi. pura estrosità.
la coda del disco è affidata al Sakaiminato 2, il gemellino della traccia iniziale.
un bel frullato di vari generi e attitudini, approcci e sensazioni, una scatola nera la cui scoperta si rivela sorprendente e inaspettata.

4 commenti:

  1. fantastica migu!

    trovai il suo disco in un negozio di cd usati e me ne innamorai subito...^__^

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  2. addirittura un altro essere umano che conosce questo disco!!! :-D

    sono davvero felice che ti piaccia.. ^_^

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  3. passando di quà..

    ho aprrezzato la recensione del concerto di agf..

    sei fortunato ad aver partecipato a questo evento magico..



    avevo già acquistato la produzione con le lapettites.. adesso voglio comprate qualcosa di suo..



    sono indeciso tra explode e l'ultimo: cosa consigli?



    ciao

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  4. explode è semplicemente fantastico..

    il concerto che ho visto riguarda proprio questo disco, in coppia con Delay, e non posso fare che consigliartelo senza ripensamenti..

    l'ultimo disco solita risale al 2004 e si intitola "Language Is Most" che è un bel disco, ma non il suo migliore..

    se devi iniziare ora non posso che consigliarti il suo capolavoro, "Westernization Completed".

    fammi sapere se ti è piaciuto.. :)



    alessandro

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