mercoledì 12 aprile 2006
Royksopp: "The Understanding" (EMI, 2005)
non avevo mai parlato di questo disco.
forse perchè ha caratterizzato tutta una mia estate, forse non ne ho avuto il coraggio, magari perchè era troppo tutto ciò che circondava questa opera.
ieri sera son tornato ad ascoltarlo dopo 9 mesi che non lo mettevo su.
troppo era nascosto all'interno, non riuscivo a riesumare certi ricordi, alcune emozioni legate a queste canzoni.
sento ancora Triumphant posarsi leggermente dentro di me, con il suo tono sommesso e soffice, il danzare orchestrale di alcuni timbri scanzonati, il crescendo d'un battito delicato, un'atmosfera plumbea e ovattata, gocce di ritmo dalle sembianze trasparenti. un piano spezza il silenzio con note taglienti, squarciandolo con facilità.
ed arriva quel singolo che non m'ha mai stancato, che non è mai riuscito ad abbandonarmi anche quando non l'ho ascoltato, quasi quel suono avesse sedimentato dentro di me senza lasciarmi mai completamente.
Only This Moment è un pianto che mi sale dal cuore fino al viso, per arrivare alla felicità, passando per la malinconia.
un turbine di questi elementi si generano in me come un flusso indipendente, senza logica nè una linea di continuità.
lascio andare la mente davanti alla voce degli stessi folletti norvegesi, viaggio in un cielo azzurro che mi trasporta da una nuvola oscura a un sole serenissimo.
scampoli di gioia fra queste note, da quel motivetto semplice che ti si inchioda nell'animo e non ti molla un secondo, fino alla vocina angelica della cantante. un oblio di semplice bellezza.
le convulsioni elettro-pop solari e scanzonate di 49 Percent sono un ballo sinuoso e colorato, Sombre Detune è un gioiellino ambientale ammorbato da bollicine digitali.
Follow My Ruin è contagiosa quanto una malattia benvoluta, Beautiful Day Without You è un pop semplice e tenero, un tocco di cesellatori musicali dal gusto armonioso.
What Else Is There? è un amore dal primo all'ultimo secondo, fra scampoli di musica gelida e una voce che tocca vette di espressività piacevolmente dolorose. Quel groove lo sentivo dentro di me anche in questi mesi in cui ho voluto allontanarmi, scappando da un qualcosa che prima o poi mi avrebbe (ri)preso.
e non mi dilungo ancora, perchè sarabbe infinito il fiume di parole per parlare delle convulsioni di Circuit Breaker, la landa sconfinata di Alpha Male ed ancora la coppia di gemme luccicanti formata da Someone Like Me e Dead To The World.
niente altro che l'amore per questo disco, magari come spesso mi capita (ahimè) l'oggettività viene sorpassata dal cuore e dai ricordi.
l'amore per un periodo della mia vita bello quanto un sogno immaginifico ed intenso fino all'inverosimile.
non sono certo se davvero questa manciata di canzoni siano significative o quantomeno innovative.
l'unica cosa di cui sono sicuro è che rimarranno dentro di me per sempre, non ci sarà attimo in cui dimenticherò questa favola sonora.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento