domenica 26 febbraio 2006
ancora croneneberg e i suoi film talmente ossessivi da lasciarmi dentro dolore, un senso di smarrimento.
la storia di due gemelli.
i gemelli, almeno per quello che ho visto io, son sempre stati raffigurati nel cinema o dal punto di vista comico, o attraverso l'opposizione di due figure completamente diverse. il buono il cattivo, per esempio.
qua no, qua è tutto diverso. i due fratelli sono entrambi due personalità molto complesse e differiscono nel carattere, nel modo di approcciarsi alla vita, nella maniera in cui concepiscono i rapporti. piccoli particolari significativi.
sin da piccoli sono due goccie d'acqua, perfettamente in sintonia sotto ogni punto di vista, conducono una vita all'insegna della ricerca medica. nel campo della ginecologia.
al regista è stato chiesto:
:"perchè ginecologi? perchè non due avvocati?"
lui risponde
:"io non ho niente contro gli avvocati. questo film è stato fatto per rappresentare il rapporto morboso dell'uomo con la donna. quale sono le conseguenze in un legame di sangue dopo l'intromissione di una donna. in un contesto di questo tipo il fatto risalta ancora di più"
beh, dire che c'è riuscito è un eufemismo.
il film vive di immagini forti, sequenze di pura cattiveria visiva e un'atmosfera di dolore pervade tutta l'opera. anche nelle sequenze più pacate c'è sempre un qualcosa che ti entra dentro e ti lascia angoscia, paura e disorientamento.
jemery irons proprio si immerge in un'interpretazione impressionante.
non sembrano uguali, questi gemelli. sono palesemente e misteriosamente diversi al tempo stesso. piccole espressioni del viso, la risata differente, le parole studiate fin all'ultimo particolare. riuscire ad analizzare il tutto, durante lo scorrere del film, è una (piacevole) sfida anche per uno spettatore attento.
la donna che entra in un rapporto perfetto, s'incunea in unica esistenza, l'esistenza di due corpi, due menti, ma due vite unite, praticamente la stessa.
il più spavaldo e sicuro di se (Elliot) seduce la donna con un fare deciso e l'altro (Beverly) la coccola con l'atteggiamento dolce e pacato.
:"Perchè ti chiami Beverly? E' un nome da donna!"
:"Non è un nome da donna, si scrive in maniera diversa"
:"E' pur sempre femminile:"
(reazione furiosa) :"Cosa vuoi insinuare? Che sono un gay? Basta!"
questa sequenza è fantastica. le sensazioni sul viso di irons sono un qualcosa di immaginifico.
il film prosegue con un processo di autodistruzione, dovuto alla droga ed a un animo profondamente labile, da parte di Beverly.
l'altro fratello cerca di uscirne, ma aiutandolo, non fa che cadere nella stessa trappola, riducendosi al suo stato.
il finale è fantastico, in un mare di pazzia, sangue, immagini oscure e un suono che sa di buio e notte.
vi prego, guardatelo in qualsiasi maniera.
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