domenica 19 febbraio 2006
Sarah McLachlan: "Solace" (Nettwerk, 1991)
ma quanto è bello quest'album?
semplici canzoni cantautoriali che vengono dal cuore, arrangiamenti spartani e leggeri, qualche chitarra, una batteria suonata con pacatezza, qualche arco
tagliente.
la sua voce sale e cade rovinosamente, vola ad altezze inarrivabili e plana a quote umane.
Drawn To The Rhythm è un piccolo marasma percussivo che non si ferma, tastiere sono minimali.
Into The Fire mi seduce con un piglio leggermente sommesso, i rimandi vocali sono liz phair, lisa loeb ed altre del giro indie-pop-rock femminile. questo pezzo è molto atmosferico, con momenti di puro pathos, un batterista sapiente sa dare il ritmo quando deve ed essere sommesso al momento giusto. ineccepibile.
Cito la commovent Lost, chitarra, rullante spazzolato e tanto amore, Home è una canzone con piano, flauti starnazzanti e la sua solita voce che sembra un cristallo che luccica abbagliante.
Black è una sorta di minimal-jazz con un fiato che borbotta compassato, violini tintinnano quasi come se fossero punte di ghiaccio, un piccolo filo di tastiera impreziosisce. bellissima è dir poco.
riscoprire questa cantautrice è un dovere.
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