giovedì 2 febbraio 2006

Il Cacciatore (Micheal Cimino)



Un film fatto di amicizia e dolore, amore e sofferenza, rimorsi e frustrazione.

Un'opera sincera sulla guerra e sulle conseguenze che questa puo' avere sull'inconscio e sulla vita di una persona. Sia danni fisici e (sopratutto) mentali. I rapporti umani sono tratteggiati con grande personalità, delineando anche i più piccoli particolari. Vedere quella banda di fannulloni giocare a biliardo e assaporare la genuinità del rapporto che li lega è molto emozionante.

Un Robert De Niro monumentale ci lascia alcuni frangenti di tagliente espressività, tra visi felici, attimi di dolore e tanto carisma.

Marylin Streep è sempre una grande attrice ma in questo film non è al suo meglio, le ho visto fare interpretazioni migliori.

Una menzione particolare per Christopher Walken (nella parte di Nick) assolutamente magistrale nell'ultimo frangente, un viso, una statua di vergogna e rimorsi, un pianto che vale tutto il film.

:"Nick, un solo colpo",

:"Sì, un solo colpo!".

C'è bisogno di omaggiare ancora il grande Cimino? Sì, facciamolo.

Un capolavoro, un qualcosa che ti rimane dentro e ti fa capire quanto i rapporto umani possono sovravvivere anche davanti alla sofferenza più profonda.

2 commenti:

  1. Ma ancora piu da ammirare è Cimino, il regista con le palle piu grosse di tutta Hollywood.

    "Hollywood fa schifo, e me ne torno a fare l' architetto"

    E ogni film che ha fatto è un capolavoro.

    Saluti. Adriano.

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  2. si si, hai assolutamente ragione. i suoi film sono una vera e propria garanzia.

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