martedì 14 marzo 2006



(Autres Directions In Music, 2005)

amore a prima vista.
trovato per caso, questo fiorellino lucente mi ha rapito completamente.
lui si chiama Laurent Girard, altro non so, visto che questo disco l'ho ascoltato solo stasera..
cos'è? indie-folk, glitch, scomposizioni digitali, xilofoni tintinnanti, alcune fisarmoniche scordate emanano note amatoriali, calde, rassicuranti.
una sorta di musica ballabile ma calma e pacata, le note di chitarra si sovrastano a vicenda, componendo un'atmosfera autunnale, i battiti spezzano una pace tanto desiderata.
si sentano echi dei mùm, mi pare di sentirci un po' del mio amato Flim, lamenti di un folk sanguinoso, sperimentazioni acustiche, praline di ritmo colorato.
lo sto ascoltando da ore, in ruota. senza fermarmi. queste canzoni, con il loro approccio amatoriale, quei suoni giocattolosi e tenui, lo sfrigolio d'un elettronica mai così infantile, le vocine che rimbalzano come una pallina di gomma, su un soffitto infinito.
Quando un accordo di chitarra sa lasciarsi ammorbare da un pattern elettronico perfetto e contagioso (Hellomusic), una canzoncina borbottante e stellare mi gonfia il cuore di amore (Les Psychotropes Sont Mes Amis, Puis Mes Ennemis...), un piccolo sibilo metallico è il contorno per canto spastico e scomposto, il ballo in una notte malinconica, l'inizio (e la fine) di una storia, qualunque essa sia (Se Rayer Provisoirement De La Liste Des Vivants).
Sono stato capace di ascoltare Kill Me With A Smile 13 volte di seguito. Sono pazzo? Sì, pazzo di questa canzone.
Un ritmo semplicemente bello, un groove magicamente trascinante. Alcuni bleeps se ne vanno per le stelle, altri rimangono ad altezze raggiungibili, una chitarra si introduce sorniona e piano piano cresce di tono, un drones è facilmente riconoscibile. Eppoi la voce. La voce di un robot sofferente, parole confuse e incomprensibili. Attimi di pura bellezza indie-tronica. Come raramente mi capita di sentire.
Emptykuerten è più oscura e meno diretta, suoni freddi e disaccordanti si scontrano a vicenda, un arco è un oblio di oscurità, stomp sono pressurizzati e rimbombanti, quando l'anima elettronica sparisce e rimangono scheletri acustici, quando il tutto si fonde in un complesso ammaliante ma ombroso. Il piano, sul finire, ci lascia un pattern che pare rugiada mattutina, dai colori trasparenti.
Un racconto ballerino, uno strimpellare dilungato, una voce malata (Le Creux Est Ma Matière Première), proiettili digitali, per una guerra fra folletti robotici (L’Attachement Aux Symptômes), una pioggia che cade e lo xilofono che ricopre il rumore incessante, un ambient movimentata e mai così espressiva (Mon Baromètre Mental).
Rumorini scricchiolanti, schiocchi ferrosi, note di piano gelide, sdruciture taglienti in Interlude Pour Dépressifs.
Gamm-recomposé è un giochino leggermente pericoloso, fra una drum-machine saltellante e una fisarmonica docile, vocine dispettose sputano delle frasine immediate, un gruppo di fiati elevano il pezzo alla soglia delle perfezione. Emozioni a non finire.
Fantasmini urlanti (i drones), uno strumento starnazza volenteroso (la chitarra), qualcuno sbatte e scoppia (drum-machine), l'altro si lamenta dolorante (un synth). Marcher A L’Envers Dans Nantes-Atlantique è una stanzina arredata e saturata da questi eventi. Le tinte sono tenui e la sinfonia suona solitaria.
Rumori di una quotidianetà frenetica e caotica (Greg Davis > Craig David), una piccola perla sognante, con una voce di un bimbo di 3 anni (La Chanson De Laïs-Salomé), un folk composto con il cuore, gli strappi d'una macchina invadente, la voce di un ragazzo confuso (La Fin De Tout.
Conclude un altro capolavor(in)o di spumeggiante elettronic(hin)a, fra una chitarra scanzonata e un flauto che più solare di così non si puo' (La Vie Est Plus Belle Depuis...).
Ecco, e ora come faccio? A me cambia tutta la playlist 2005.
Credo che dormirò per questo, ma, sono sicuro, queste canzoncine, alla mattina o prima di coricarmi, saranno un caldo letto per il cuore e un ambiente accogliente per le mie orecchie, un ricovero per una delusione, una conferma se c'è un amore da coltivare.

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