sabato 4 marzo 2006



SPOILER COME UNA GRANDINATA

ok, che il romanzo di Fitzgerald sia uno dei capolavori assoluti della letteratura moderna lo sanno tutti. un libro che mi lasciò completamente sbalordito, appena finito.
ecco, ero veramente curioso di vedermi la trasposizione cinematografica, visto i nomi coinvolti. Sceneggiatura di un certo Francis Ford Coppola, Mia Farrow e Robert Redford come attori di punta. Insomma, un qualcosa di assolutamente imperdibile.
questo film è il libro che si fonde con le immagini che già emanava, sono le parole scritte che si innalzano a suoni e colori, è un mondo che si crea e si sviluppa, sono personaggi che prendono vita.
gli anni 20', l'epoca del jazz. la ricchezza, le feste esclusive, gli amori nascosti, soldi spesi per un niente, ville sfarzesce.
La storia si incentra sulla figura assolutamente emblematica di Jay Gatsby, un uomo che, rifiutato per la sua povertà, diventa, improvvisamente, proprietario di una villa immensa e magica. possessore di una fortuna inimmaginabile.
La sua vecchia amante Daisy (Mia Farrow), ora sposata, quando viene a sapere che dall'altra parte della baia vive il suo vecchio amore, rimane sbalordita.
Prima della guerra erano rimasti intrecciati in un rapporto passionale e infinito, il tutto s'è interrotto quando Jay dovette partire sul fronte. Con il passare degli anni, la donna, si lascia sedurre dal suo attuale marito Thom e non mantiene la promessa del suddetto, di aspettarlo.
Al loro primo incontro (dopo 8 anni) c'è una battuata che m'ha lasciato basito, per significato e importanza, pronunciata dalla donna:
:"Lo sai che le donne ricche non sposano uomini poveri?"
ecco, in queste poche parole c'è riassunto tanto, quelle piccole frasi che valgono un film.
lo svolgersi è emozionante, fra la grandissima colonna sonora in vero stile jazz anni 20, riprese di una baia incantanta e una luce verde che lampeggia ossessionante. tradimenti e parole finte, sorrisi forzati, condizioni famigliari eccessive, in tutti i punti di vista in cui le vediamo.
pianti e rimorsi, una morte improvvisa e condannante, un finale con il sangue che si mischia con l'acqua. la fine di un personaggio misterioso e interrogativo. un amore svanito, speranze spezzate, dolore straziante.
:"Si tratta di una opulenta evocazione dell'era in cui il jazz era caldo e lo champagne freddo, di donne esotiche ed esigenti come fiori di serra, e vite rese leggere dall'avere troppo, troppo presto".
concludo dicendo che è una delle trasposizioni libro-cinema più belle che abbia mai visto, ma d'altronde, davanti a un libro come questo, credo che sarebbe stato difficile addirittura fare un film anche solo mediocre.

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