martedì 4 ottobre 2005





Corrompente oscurità ruba la scena a un giorno scorbutico e incerto.

Lascio vagare la mia mente al ritorno dal dovere.

Le note di Ham sono in me. I tali The Chap provengono da Londra. Suoni che tanto inglesi non sono.

Una sorta di indie-rock schizzofrenico con interventi d'elettronica spumosa e croonerismi quasi barocchi.

Fondere un'estetica scanzonata con una qualità di composizione di tutto rispetto.

Par di vedere la pazzia degli El Guapo con un Glen Johnsonn dei giorni migliori.

Sequela impressionante di bozzetti dal sapore dolcissimo.

Auto Where To impreziosisce lo spazio circostante con rumori elettro-(so)nici e un sostrato ossessionante.

The Premier at last sciorina un pezzo dalla malcelata malinconia e non se ne esce. Spumeggianti glitch fanno da contraltare alla voce sinuosa e calda.

L'iniziale Baby I'm Hurt N alterna momenti di puro rock ad intramezzi di dance trasfigurata. Un calderone pieno di pietenze, tra le più disparate.

Fantasia, pazzia, sapienza, consapevolezza, umiltà.

Canzoni per serate buie e sole. Quando l'aria si fa pesante e non riusciamo ad essere sereni. La notte si appresta e noi la schiviamo. Ignorandola.

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