giovedì 6 ottobre 2005






Mattinata buia dal freddo pungente ossida le mie membra.


Mi sveglio consapevole di aver visto un capolavoro assoluto.


Ier sera, quasi inconsapevolmente, mi ritrovo al cinema a vedere un film del maestro Akira "tenno" Kurosawa.


Il suddetto si intitola Rashomon ed e' tratto da un racconto del grandissimo scrittore Ryunosuke Akutagawa*.


Racconti per menti fatte di carta pesta ed ossa fragili come fuscelli bagnati da lacrime malinconiche.


Le ossessioni dell'uomo sono messe a nudo come un uomo puo' strapparsi la pelle di dosso e mostrare le sue interiora.


Meschinità, cattiveria, falsità, furbizia, ingenuità.


Lasciarsi inondare dalle immagini sgranate e semplici. Riflessi di luce come migliaia di particelle solari provenienti da un altro sole in un altro sistema cosmico.


Confronto tra uomini differenti, ideali contrastanti, sentimenti e reazioni differenti.


Ogni singola storia e' un mondo a se'. Rispecchia la personalità di ogni singolo, imperscrutabile, vicolo dell'animo umano.


Favolose le riprese in reverse sparse un po' per tutto il film. Straordinaria la sapienza con cui il regista riesce a cesellare una storia dalla filigrana spessa e fine allo stesso tempo.


Risate isteriche, pianti d'ipocrisia, parole dal mondo della pre-morte (Chuu), urla, disperazione.


Trasporre un racconto tanto immaginifico ed astratto era quasi impossibile. Ma Lui, come detto poc'anzi, e' il Maestro.


Applauso finale, di dovere.


Grazie.


* Ad essere precisi si tratta di una fusione tra il racconto Rashomon e il racconto Nel Bosco.


 

2 commenti:

  1. Trovare quei racconti pare un'impresa impossibile... ma ce la farò.



    Oyu

    RispondiElimina
  2. ordinali da feltrinelli eli. dovresti trovarlo quel libro sul loro sito...

    RispondiElimina