Mattinata buia dal freddo pungente ossida le mie membra.
Mi sveglio consapevole di aver visto un capolavoro assoluto.
Ier sera, quasi inconsapevolmente, mi ritrovo al cinema a vedere un film del maestro Akira "tenno" Kurosawa.
Il suddetto si intitola Rashomon ed e' tratto da un racconto del grandissimo scrittore Ryunosuke Akutagawa*.
Racconti per menti fatte di carta pesta ed ossa fragili come fuscelli bagnati da lacrime malinconiche.
Le ossessioni dell'uomo sono messe a nudo come un uomo puo' strapparsi la pelle di dosso e mostrare le sue interiora.
Meschinità, cattiveria, falsità, furbizia, ingenuità.
Lasciarsi inondare dalle immagini sgranate e semplici. Riflessi di luce come migliaia di particelle solari provenienti da un altro sole in un altro sistema cosmico.
Confronto tra uomini differenti, ideali contrastanti, sentimenti e reazioni differenti.
Ogni singola storia e' un mondo a se'. Rispecchia la personalità di ogni singolo, imperscrutabile, vicolo dell'animo umano.
Favolose le riprese in reverse sparse un po' per tutto il film. Straordinaria la sapienza con cui il regista riesce a cesellare una storia dalla filigrana spessa e fine allo stesso tempo.
Risate isteriche, pianti d'ipocrisia, parole dal mondo della pre-morte (Chuu), urla, disperazione.
Trasporre un racconto tanto immaginifico ed astratto era quasi impossibile. Ma Lui, come detto poc'anzi, e' il Maestro.
Applauso finale, di dovere.
Grazie.
* Ad essere precisi si tratta di una fusione tra il racconto Rashomon e il racconto Nel Bosco.
Trovare quei racconti pare un'impresa impossibile... ma ce la farò.
RispondiEliminaOyu
ordinali da feltrinelli eli. dovresti trovarlo quel libro sul loro sito...
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