sabato 1 ottobre 2005





Piano Magic. Saint Marie.

Deflagranti ed eterei come l'aria gli accordi di chitarra veleggiano mari sconosciuti.

Voci d'altro pianeta recitano sofferenza e pessimismo. Straziante stato mentale. Frasi flemmatiche scorticano la parete emotiva del suono.

Un riff tanto delicato quanto emozionale introduce come un altra canzone. Incalzante e perfettamente incastonato con la gemma iniziale.

Battito alieno s'introduce. Una percussione finta entra e non ne esce più. Come un mare diventa leggermente movimentato. Come un atmosfera plumbea diventa agitata.

Reiterazioni saturano la mia mente e non posso fare che goderne. Un essere sonoro in sottofondo rappresenta un uomo malato che si lamenta davanti al suo altare di sofferenza.

Dieci volte sofferente. Mai più guarito.

Coacervo di emozioni dentro di me. Impossibile restarne indifferenti.

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