mercoledì 19 ottobre 2005
Katsushiro Otomo è un perfezionista.
10 anno di gestazione. Centinaia di collaboratori.
Due ore e qualcosina di completa estasi visiva.
Ogni minimo particolare infinitesimale è stato cesellato con precisione certosina.
Le immagini ti abbagliano e ne rimani affascinato.
I colori soffusi, i disegni sinuosi, movimenti dolci e delicati. Catastrofe di sensi.
La storia è molto pomposa e i personaggi non sono tratteggiati un granchè, ma davanti a una veste grafica simile non c'è critica che possa levarsi.
L'immagine che m'ha affascinato maggiormante è questa frazione:
Una profondità, una capacità impressionante di far immedesimare lo spettatore nella scena. Mi sembrava di essere insieme ai duei ragazzi in quel gigantesco magazzino.
Alcuni fotogrammi:
I visi dei personaggi sono talmente espressivi che sembrano di carne vera. Impressionante.
Le viste di Londra dall'alto sono avvolgenti e fedeli.
La prossima settimana vado a vedermi Akira e sarà ancora uno spettacolo.
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