sabato 10 dicembre 2005

CHIHIRO ONITSUKA



 



Chihiro Onitsuka: "Sugar High" (TOCT, 2002)



Delicati contrappunti d'una statua di giacchio squadrato.

Piccole note d'un piano suonato con dolcezza innata.

Insieme ad Akiko Yano, una delle migliori interpreti del filone piano-pop raffinato, due angeli dalle ali dorate s'uniscono per volo infinito.

Un pop cristallino e prezioso.

Canzoni che vanno dirette al cuore, non lasciano scampo alla durezza d'animo.

Ammirare il suo visino è perdersi in un mare di dolcezza:



 



Il disco in questione è un perfetto confluire di animi distesi, note eseguite in punta di piedi, voci lontane e misteriose.

Not Your God è flebile ed emozionale. Scintille di stelle in collisione, luccicare d'un pianeta sperduto. Il piano emana contrappunti che si ripetano in ciclo, Chihiro canta dal profondo d'un abisso infinito.

Koe è, al pari della precedente, un continuo confluire d'animi sorpresi a piangere, strimpellare d'uno strumento ad arco dorato, percussioni leggere sono il letto per una musica rilassante.

Rebel Luck vede l'ingresso della chitarra ad arricchire i soliti intrecci pianistici, stavolta con un piglio leggermente più sbarazzino e meno sommesso. Svolazzare felice d'un gruppo di rondini agitate.

Tiger in My Love sono spasmi d'una ragazzina innamorata. Batteria in amplesso, note di basso pulsante, cantato incalzante, schizzofrenie pianistiche sono alla porta.

Castle Imitation è il viaggio d'un volatile sperduto e ansioso di comunicare la propria disperazione. Frasi in giapponese appena sussurrato, archi solenni, toni squillenti, attimi di puro pathos, sfrigolare di strumenti metallici. Chihiro ricama storie maledette e preziose.

Hyoryu No Hane è la canzone più scabrosa e ombrosa del disco. Un cello emana suoni pieni, l'angelo al piano s'impegna per creare un'atmosfera avvolgente, la sua voce si fa più presente, meno appartata. Canzoncina adatta per la fine d'una storia d'amore, in un tripudio di lacrime e rimpianti.

Suna No Tate è camminare su un filo di lana, al di sopra di un burrone, con la testa piena di questa musica angelica, spiccare il volo ed evitare il pericolo. Un'intera orchestra segue Chihiro, un complesso di uomini immobili costruiscono un'ambientazione elegiaca, lasciando in eredità momenti inestimabili quanto il primo respiro d'un neonato.

Attraversando i piccoli vicoli del quadrettino King Of Solitude, abbandonarsi a braccia aperte in quell'abisso di bellezza sfavillante che è Border Line.

Chiudono una versione alternativa di Castle Imitation e la sua corrispettiva strumentale.

Ancora emotività alle stelle, cuoricini distratti e feriti, trepidazioni instancabili, testoline svagate e sognanti.

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