giovedì 22 dicembre 2005

PLAYLIST 2005




Aoki Takamasa + Tujiko Noriko: "28" (Fat Cat)

Vince l'amore, i sorrisi e la felicità.
Un album che ho sviscerato nei suoi angoli più reconditi, esponendo le mie paure a questi suoni tanto docili e pacati.
Un album per il cuore, per i pomeriggi uggiosi, per le giornate da salvare.
Qua potete trovare una trattazione più ampia.



Keiichiro Shibuya: "atak000" (Atak)

Un capolavoro assoluto di tutta l'elettronica odierna.
Riprogettare il modo d'usare il midi sequencer con una naturalità impressionante.
La prima volta che l'ho ascoltato sono rimasto a bocca aperta.
Fortemente raccomandato a chi ama l'elettronica in generale e a chi piacciono rintocchi puntigliosi, dolorosi, disturbanti.
Vi rimando qui per ulteriori commenti.




Gutevolk: "Twinkle" (Happy Records)


Neve sciolta cade su un piccolo pannello di ferro ed emana un suono flebile e delicato.
Canzoni fragili quanto una foglia appassita. Rintocchi deliziosamente puntigliosi e frangibli.
Soltanto "28" poteva passar davanti a questa perla lucente.




Maaya Sakamoto: "Yunagi Loop" (VIZL)

La mia bimba jappo preferita è tornata ed è stata un'emozione indescrivibile ascoltare il suo disco.
Ne parlo con il cuore in mano qua (assieme a Nicola Mazzocca).




HOOD: "Outside Closer" (Domino)

Bellezza allo stato puro.
The Lost You una delle canzoni dell'anno.
Non ho altro da dire.
Ascoltiamo in silenzio.




Tujiko Noriko: "Blurred In My Mirror" (Room40)

Poteva non essere due volte nella mia playlist Tujiko Noriko? Non scherziamo..
Trasliamo su trame più folk-troniche ma il risultato è sempre un gioiellino di incantevoli fattezze.
Niagara Hospital mette i brividi.
Qui la mia recensione con Daniel Pianetti.




Matt Elliott: "Drinking Songs"
(Ici d'Ailleurs)

Questo disco vince, staccando di molto gli altri, come opera più malinconica e sofferente dell'anno.
Dalle trame nascoste di queste canzoni gocciolano lacrime strazianti e trasuda un'atmosfera dolorosa.
Per riuscire ad entrare nei meandi di questo abisso, bisogna essere sgombri da ogni pensiero e lasciarsi andare, senza timore.




LCD Soundsystem: s/t (DFA)

Dichiarato all'unanimità l'uomo dell'anno, James Murphy sbarca in Italia con una produzione fantasmagorica.
DJ da sballo (grande la performance all'Arezzo Wave 2005), remixer fantasioso, grandissimo produttore con il disco in questione.
Rivoluziona il modo di concepire la musica da ballo, da uno scossone impressionante al genere che tutti chiamano punk-funk. Ma lui è molto di più.
Tribulations è marasma dance, Disco Infiltrator sono i Talking Heads in una camera a gas, senza spazio, Losing My Edge è un pezzo così perfetto che lo ascolterei 3-4 ore di fila.





Low: "The Great Destroyer" (SubPop)

Un album sincero e poliedrico.
Intromissioni estranee e approccio scanzonato.
I Low come (forse) non avevamo mai visto.
C'è chi parla di svolta mainstream (e non sarebbe un difetto, intendiamoci) e rimango sbigottito.
Questo è un album bellissimo, senza un difetto.
Non c'è una canzone brutta, che sia una.
Ascoltate Everybody's Song e chiudete gli occhi, il resto scomparirà.

10°



Textile Ranch: "
Bird Heart In Wool" (Very Friendly)

Credo di essere l'unico in tutta l'Italia indie ad avere preferito questo side-project di Glen Johnson, rispetto al tanto acclamato Disaffected dei Piano Magic (che rimane un signor disco).
M'ha lasciato un calore nel cuore (in un'estate torrida) questa opera minimale, appartata, solitaria.
I suoni sono così centellinati, i ritmi si fanno via via così pacati, in disparte. Sembra di sentire tanti piccoli animaletti che costruiscono la loro casetta, con tanta cura.
Da scoprire lentalmente, senza fretta.
Qua una maggiore trattazione.

11) Piana: "Ephemeral"
12) Utada Hikaru: "Exodus"
13)
All Spec Kit: "Busy Topic"

14) Aoki Takamasa: "Simply Funk"
15) A Hawk And a Hacksaw: "Darkness At Noon"
16) Sanso-Xtro: "Sentimentalist"
17) Nathan Michel: "The Beast"
18) Juan Atkins: "The Berlin Sessions"
19) Okkervil River: "Black Sheep Boy"
20) Goldmund: "Corduroy Road"

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